Crollerebbe così l’ipotesi secondo cui erano ubriache. Dagli atti, inoltre, risulta che anche il figlio di Beppe Grillo e i suoi amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia non erano in uno stato di alterazione dovuto all’alcol. Nel locale avevano bevuto poco e con la spaghettata al rientro dalla discoteca solo qualche birra. Dopo mangiato si sarebbe consumato il primo stupro. Silvia era ancora sobria.
Secondo il verbale di denuncia la ragazza era stata già molestata da Francesco mentre cucinavano gli spaghetti. Il ragazzo avrebbe ricevuto a quel punto un calcio, ma Francesco nega parlando soltanto di un rapporto consenziente dopo. Per Silvia lui l’avrebbe costretta al sesso in camera da letto e in bagno vincendo le sue resistenze. Silvia racconta di aver provato a svegliare Roberta per andar via da quella casa ma lei non aveva capito la situazione.
La mattina si sono consumate le violenze di gruppo e solo allora Silvia sarebbe stata costretta a bere la vodka. I ragazzi negano affermando che l’aveva bevuta volontariamente in segno di sfida e confermano la versione di Francesco. Quest’ultimo non compare in nessuna delle immagini trovate sui cellulari dei ragazzi.